Una ventina di sfollati del campo di piazza d'armi stamattina hanno tenuto un presidio con blocco stradale intermittente, davanti la rotonda di Piazza d'armi. 2 striscioni sono stati esposti: "nessuno o tutti, o tutti o niente _ non si può salvarsi da sè. per una rete di soccorso popolare" "grazie Cialente, ci hai lasciato senza niente_ piazza d'armi ancora nelle tende". Davanti a un imponente schieramento di forze dell'ordine (nonostante la manifestazione non fosse stata ufficializzata), gli sfollati di piazza d'armi sono usciti finalmente dal buio dove sono stati relegati sinora. A., disabile al 100%, ha preso il megafono in mano e ha urlato tutta la sua rabbia: "sindaco di merda hai lasciato nella merda anche i disabili gravi!". Vincenzo ha quasi 50 anni è disoccupato, vive nel campo con la madre di oltre 80 anni, costretta sulla sedia a rotelle, e con un fratello più piccolo, l'unico che lavora. Per loro (per lui) ha parlato Luigia: "in questo campo, senza servizi igienici, senza assistenza sanitaria e senza alimenti, vivono ancora disabili e anziani...ecc." G. questa volta non si è voluto esporre, ha già fatto troppo casino da solo e senza l'appoggio di nessuno. Resta al margine. Due giorni fà è giunto a minacciare pubblicamente il sindaco di morte ed è stato allontanato dalle guardie. Il sindaco lo conosce da quando erano bambini, lo ha votato e ha ancora in tasca la tessera del P.D. Mi dice: io sono ancora comunista, ma loro, lui, mi hanno fatto venire un'infarto....devono pagare. Appena mi sento meglio farò giustizia... Rabbia, rabbia, tanta rabbia, soffocata in un deserto di cemento e falsità. Interventi al megafono si sono susseguiti, mentre gli sfollati attraversavano la strada per creare disagi nel trafico. Verso l'ora di pranzo abbiamo apparecchiato in mezzo alla strada: un tavolo di plastica, un pò di sedie, una bottiglia di vino e spaghetti della c.e.e. al pomodoro. "Quello che mangiamo e beviamo lo abbiamo ottenuto con soldi nostri, dal comune, dalla provincia e dalla protezione civile nessun aiuto". Quello che segue è il comunicato letto al megafono e condiviso dagli sfollati di piazza d'armi che hanno manifestato: "Nessuno o tutti -- o tutto o niente. Non si può salvarsi da sé." (Bertold Brecht) Non ci sono C.A.S.E. per tutti e non ci saranno Si sono spesi milioni di euro per un G8 che ha arrecato grandi disagi agli sfollati e grandi vantaggi ai potenti. Ci hanno usato come comparse per il loro teatrino e neanche ci hanno pagato. Si sono spesi milioni di euro per alloggi tutt'altro che provvisori per dare un tetto solo a pochi, cementificando irreversibilmente tutto l'Aquilano a vantaggio della mafia e delle cordate immobiliari legate alle istituzioni e alla stessa protezione civile NOI abbiamo resistito 6 mesi alla dura vita delle tendopoli per non abbandonare il nostro territorio. NOI abbiamo inghiottito tutte le lacrime che ci restavano per i cari che abbiamo perso in una tragedia annunciata, spazzata via dai padroni della terra per cancellare le proprie responsabilità Adesso Ci hanno lasciato senza niente, abbandonandoci al degrado, alla fame, alla violenza, alla povertà. Solo l'immondizia ci hanno lasciato. Adesso Vogliono deportarci in massa lontani dalle nostre vere case, dal lavoro (per chi ancora ce l'ha) dai nostri affetti, dai nostri ricordi, dalla nostra vita, senza la sicurezza di poter tornare. Non ci sono C.A.S.E. per tutti e non ci saranno Ma allora quelle che hanno fatto, per chi sono? Per cosa sono? A chi servono? Arriverà il freddo, la neve e noi? Hanno fatto di questa città un'enorme discarica e dei suoi cittadini "scomodi" rifiuti ingombranti, da tenere lontani dai riflettori e portare via con una ruspa per seppellirli insieme alle altre macerie. La loro coscienza odora di morte. Quel lezzo, la loro coscienza, la loro immondizia, oggi noi cercheremo di far emergere dal buco nero di piazza d'armi. GRAZIE CIALENTE, CI HAI LASCIATO SENZA NIENTE PIAZZA D'ARMI E' ANCORA NELLE TENDE No alle deportazioni! Se colpiscono uno colpiscono tutti! per una rete di soccorso popolare GLI SFOLLATI DI PIAZZA D'ARMI
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